martedì 1 settembre 2015

Caro/i libri

Siamo a inizio a settembre e, come ogni anno, i giornali propongono i loro articoli sul caro-libri nelle scuole, mentre i siti web abbondano di consigli per risparmiare nell'acquisto dei testi scolastici. Qualcuno fa anche timidamente accenno ai libri digitali, ma senza troppa convinzione...

Ricordo, timidamende, che la possibilità di uscita dalla logica dei testi (e dei relativi costi) proposti da un gruppo molto ridotto di editori (i 5 principali competitor detengono oltre l'80% di una mercato annuale di circa 750 milioni di euro) esisterebbe già da un paio d'anni.
L'articolo 6 della legge 128/2013 prevede esplicitamente la possibilità di autoproduzione di libri di testo digitali da parte della scuole, costruiti e validati in collaborazione con gli studenti e rilasciati con licenze Creative Commons.
Peccato solo che si faccia riferimento a linee guida ministeriali che nell'arco di 2 anni nessuno si è mai preoccupato (o non si è sentito in grado) di stilare; gli editori, ovviamente, ringraziano...

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